Il Convegno, svoltosi a Roma il 30 Maggio 2012 presso il Palazzo dell’Informazione dell’Adn Kronos, ha concluso il progetto Co.In. – Comunicare l’integrazione, l’iniziativa promossa dal Ministero del Lavoro e attuata da Italia Lavoro con l’obiettivo di sensibilizzare i giornalisti a una diffusione obiettiva delle informazioni riguardanti l’immigrazione.
E’ stata consegnata a tutti i partecipanti una guida pratica volta a smascherare e a rompere tutti quei pregiudizi che emergono nei media e che condizionano l’opinione pubblica sul tema dell’immigrazione. Questo atteggiamento finisce con il rallentare e con l’ ostacolare quel processo virtuoso che dovrebbe invece condurre da una realtà multiculturale verso una realtà interculturale in cui le collettività, in un processo dinamico di confronto e collaborazione reciproca, possano alla fine conseguire un’auspicata corresponsabilità partecipativa nella società in cui vivono.
Hanno aperto i lavori gli interventi del Direttore Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro, Natale Forlani, del Direttore Centrale per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo del Ministero dell’Interno, Angelo Malandrino, del Presidente di Italia Lavoro, Paolo Reboani . Sono poi seguite, nell’ordine, le relazioni di Mario Morcellini (Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza) e di Ernesto Calvanese (Professore di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano).
La tavola rotonda “Capovolgiamo la prospettiva” ha successivamente rappresentato un importante momento di scambio e confronto tra i più accreditati giornalisti italiani e stranieri. Il dibattito, moderato da Mauro Lozzi del Tg2, ha avuto come protagonisti Bianca Berlinguer (direttore del Tg3), Antonio Polito (editorialista del Corriere della Sera) e Mario Sechi (direttore de Il Tempo), tre importanti firme del giornalismo nazionale che hanno dialogato con i colleghi stranieri Keti Biçoku (direttore del giornale albanese “BotaShqiptare”), Mario Osorio Beristaine (vice segretario dell’Associazione della Stampa Estera) e Maarten van Aalderen (presidente dell’Associazione della Stampa Estera). La mattinata di studio è stata poi conclusa dalla relazione di Maria Cecilia Guerra, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Stimolanti e puntuali sono stati gli interventi da parte di tutti: Bianca Berlinguer ha sostenuto che il fenomeno dell’immigrazione degli stranieri in Italia ci riguarda in maniera consistente da appena circa 20 anni: ci troviamo quindi inevitabilmente in ritardo rispetto ad altri Paesi che, prima di noi, hanno dovuto affrontare l’impegno di riprogettare una strategia di comunicazione volta a rappresentare tutte le culture presenti sul territorio nazionale. Più provocatorio è stato Mario Sechi nel sottolineare che, all’interno stesso della nostra cultura nazionale, persistono tuttora dei caratteri specifici radicati da cui spesso scaturiscono pregiudizi nei confronti di alcune popolazioni regionali.
La giornalista Keti Bicoku ha tenuto poi a sottolineare come i fatti di cronaca che riguardano cittadini rumeni ed albanesi vengano spesso proposti dai media italiani al proprio pubblico accentuando l’attenzione sulla nazioni di provenienza e non limitandosi invece al semplice nome e cognome dei protagonisti coinvolti.
Il Sottosegretario Maria Cecilia Guerra ha infine focalizzato l’attenzione sui fenomeni di violenza verso le donne che si verificano nel nostro paese per sottolineare che nei contesti familiari italiani si registra una percentuale di tali fatti molto maggiore rispetto a quella verificata in analoghe circostanze con imputati stranieri e di culture religiose diverse.
La nuova cittadinanza italiana può nascere solo dall’integrazione di culture diverse, intensificando la capacità di accogliere ed esprimere molteplici realtà culturali .
Per il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi era presente al convegno Ornella Prete.