Abbiamo avuto l’onore e il piacere di partecipare a “Il grido della pace“, l’incontro di tre giorni promosso dalla Comunità di Sant’Egidio: un evento mondiale che ha visto la partecipazione di personalità del calibro di Macron, Zuppi, Mattarella, per far sì che il rumore della pace faccia cessare quello della guerra.
La Nuvola di Fuksas ha ospitato la cerimonia inaugurale, dove il nostro presidente, Roberto Mineo, e il vicepresidente, Patrizia Saraceno, hanno assistito agli interventi del capo di Stato Sergio Mattarella, di Emmanuel Macron, del fondatore di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, del presidente della CEI, il Cardinale Matteo Zuppi, di Haim Korsia, rabbino capo di Francia, e del segretario generale della Muslim World League, Abdul Karim Al-Issa. Tra gli interventi, abbiamo assistito anche alla testimonianza dell’ucraina Olga Makar, che ha raccontato gli orrori della guerra che sta dilaniando il suo paese.
“Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del malè” ha detto il cardinal Zuppi. Parole che anche noi vogliamo sottolineare. Perché le istituzioni devono essere garanti di pace e stabilità. Non possiamo permettere che la violenza condizioni le nostre scelte. Un grido di pace si sta sollevando da ogni parte del mondo e coinvolge tutti: cristiani, ebrei, musulmani, studenti, volontari, lavorati, giovani e anziani. Le istituzioni e i protagonisti di questo scempio, hanno il dovere di ascoltarlo, oggi più che mai.