Parla Alfio Lucchini, presidente di Federserd. Oggi si apre il quinto congresso nazionale che fa il punto sulla salute dei servizi e sulla diffusione delle dipendenze vecchie e nuove. “È arrivato il momento di rivedere le legislazioni madri in campo di droghe e tossicodipendenza”
Si apre questo pomeriggio il quinto congresso nazionale Federserd (Federazione Italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze), che per quattro giorni fara” il punto sullo stato di salute dei servizi, sulla diffusione delle dipendenze vecchie e nuove, sulle sfide per il futuro. “In tempi di minori risorse si impone una riflessione sull”efficacia e sui risultati del sistema di welfare – spiegano gli organizzatori -. In questo quadro i professionisti delle dipendenze non possono rimanere nei confini dei contesti di cura ma devono coinvolgere la societa” civile, i policy makers e tutti coloro che hanno interesse al futuro del nostro paese”. Da qui il titolo del congresso, “La Societa” Dipendente”, di cui parliamo con Alfio Lucchini, presidente di Federserd. Qual e” il panorama attuale nel mondo delle dipendenze?I servizi fanno i conti con un flusso annuale di 300 mila persone e si trovano a gestire situazioni molto diversificate. Permangono i consumi e le dipendenze storiche come eroina e cocaina, ma nel tempo si manifestano altri problemi: l”abuso di alcol e” sempre maggiore e sono in aumento tutti i comportamenti senza sostanza, non solo il gioco d”azzardo, ma anche internet e il gioco on line. Si va sempre piu” verso una “normalita”” dei consumi. Questo porta a una necessita” sempre maggiore di capire i fenomeni e come intervenire e richiama responsabilita” e competenze di tutta la societa”. Ecco da dove nasce il titolo del congresso di quest”anno. Un congresso che si apre con un ospite d”eccezione come Zygmunt Bauman.Siamo onorati dalla sua presenza. Abbiamo pensato che avere il piu” noto sociologo vivente potesse favorire e dare un”ulteriore spinta civile nel leggere questi fenomeni in una maniera piu” allargata. Grande attenzione e” riservata al gioco d”azzardo.Questo fenomeno sta cambiando la visione delle dipendenze patologiche nel nostro paese e dimostra come tutta la societa” possa essere una “societa” dipendente”. Oggi e” in programma una tavola rotonda istituzionale con i parlamentari che si sono interessati al tema, sindaci di importanti realta”, rappresentanti del mondo del gioco di Confindustria e responsabili di Federsanita” e Fiaso. Il tentativo e” di favorire una riflessione che prenda atto dell”insopportabilita” della situazione attuale, che e” fuori controllo per il diffondersi degli strumenti di gioco nel nostro paese e che vede una ricaduta importante di tipo patologico. Puntiamo a una presa di coscienza da un punto di vista non solo legislativo, ma anche culturale. Il gioco e” sfuggito di mano in Italia grazie a legislazioni e politiche errate imposte ai territori. Un altro tema di grande attualita” e” quello relativo a “carcere, dipendenza e riabilitazione”.A questo dedichiamo un”importante sessione con ospiti illustri. Su questo tema bisogna che si proceda con alcuni atti chiari: una forte opera di decarcerizzazione legata a una robusta depenalizzazione dei consumi e un investimento sulle misure alternative superando tutti i colli di bottiglia che ne impediscono l”utilizzo. E” arrivato il momento di rivedere le legislazioni madri in campo di droghe e tossicodipendenza, visto che da qui nascono i riflessi di una situazione carceraria che vede circa 20mila persone con problemi di tossicodipendenza e un flusso di 26mila persone annuo. Un ulteriore aspetto e” l”attenzione ai minori.Dedichiamo a questo un focus partendo dalla constatazione del numero in aumento di minori coinvolti in reati legati a sostanze. Affrontiamo la questione da diversi punti di vista. In primis quello della presa in carico precoce che ci sta particolarmente a cuore, che va costruita con l”attivazione di reti territoriali idonee. In secondo luogo, il problema dei minori coinvolti nel circuito penale e delle “misure alternative” che devono essere studiate in modo particolare (Fonte redattoresociale.it).