I giovani che consumano in modo sbagliato il metilfenidato – la piu’ popolare ‘smart drug’ diffusa negli Usa come stimolante per incrementare memoria, attenzione e vigilanza – potrebbero subire danni alle proprie funzioni cerebrali a lungo termine. A rivelarlo un nuovo studio pubblicato sulla rivista ‘Frontiers in Systems Neuroscience’ da parte di un gruppo di studiosi della University of Delaware.
Il metilfenidato e’ stato originariamente sviluppato per trattare il disturbo da deficit di attenzione e iperattivita’ (Adhd) e venduto, dietro prescrizione, con i nomi di Ritalin e Concerta: funziona al livello dei neurotrasmettitori nel sistema nervoso. Secondo i dati della MetLife Foundation, sarebbero circa 1,3 milioni i teenager statunitensi che hanno abusato del metilfenidato solo nel mese scorso. Nel nuovo studio, gli scienziati hanno dimostrato i potenzialmente permanenti effetti collaterali di questa sostanza sul delicato cervello in sviluppo dei giovani. In particolare, si verificherebbe un decremento a lungo termine della plasticita’ del cervello, necessaria per il comportamento, per le pianificazioni e per la flessibilita’ mentale.
FONTE ADUC 15/05/2014