Il Progetto Uomo
Nello svolgimento di tutte le attività poste in essere, la metodologia adottata dal Ce.I.S. fa perno su alcune linee guida principali: accogliere, accompagnare, progettare; sono questi i concetti centrali per comprendere i processi educativi e terapeutici che mirano ad attribuire o a restituire sempre all’utente il suo ruolo di protagonista. Il Ce.I.S., in altri termini, si mette al fianco della persona, senza però mai sostituirsi ad essa.
Un ulteriore aspetto centrale del lavoro del Centro Italiano di Solidarietà è quello di trasformare l’intervento sociale in azione culturale: l’obiettivo, cioè, è quello di cambiare gli atteggiamenti, i comportamenti, i convincimenti della pubblica opinione e dei vari opinion leaders, del mondo della comunicazione e dei politici sul tema della sofferenza e dell’esclusione sociale, superando quelle “emergenze” giornalistiche o politiche che vivono spesso lo spazio di un mattino, finendo in men che non si dica nel dimenticatoio o nel limbo delle buone intenzioni.
La metodologia che il Ce.I.S. propone non consiste solo nella condivisione di problemi ed esperienze, ma si identifica piuttosto in coprotagonismo alla ricerca delle soluzioni, per essere parte di un processo che attiva, con iniziative dal basso, quei potenziali di cui tutti disponiamo, al fine di raggiungere più benessere e più salute. La prevenzione del malessere, che viene ricercata attraverso interventi nelle scuole, nelle associazioni, nelle parrocchie. Non si limita all’informazione sui danni derivanti da comportamenti negativi, ma mira a promuovere il benessere attraverso la responsabilizzazione degli educatori naturali e professionali, genitori ed insegnanti, e con interventi fondati sull’educazione tra pari (“Peer Education”).
Il modello terapeutico
Sulla base delle esperienze maturate, il pensiero di don Mario Picchi viene da lui sintetizzato nella filosofia “Progetto Uomo”, che sarà la guida per le azioni della sua associazione.
Il modello di intervento del Ce.I.S. si sviluppa e si consolida attraverso la creazione di centri di accoglienza, comunità terapeutiche residenziali, centri di reinserimento sociale etc., strutture e servizi, destinati a fornire risposte specifiche al fenomeno della tossicodipendenza in primis ed in seguito a tutte problematiche sociali.
Si tratta di un insieme di principi e valori che guidano e orientano il nostro intervento.
Alla base del “Progetto Uomo” vi è la ferma fiducia nella persona, in quanto tale, indipendentemente dalle sue qualità, cultura, livello sociale, potere politico ed economico: la persona è al centro del lavoro che si svolge, è vista come protagonista della propria esistenza, libera da ogni vincolo e schiavitù, tesa al rinnovamento personale.
Il trattamento implica un approccio multi-dimensionale che comprende il percorso terapeutico-riabilitativo, gli interventi educativi, lo sviluppo di abilità, l’implementazione del senso di autoefficacia personale, l’acquisizione di valori, l’insight e una riflessione di tipo rielaborativo delle esperienze presenti e del proprio passato.
Complessivamente si tratta di interventi multidisciplinari e integrati in cui figure professionali differenti attraverso metodi differenti portano avanti un lavoro con obiettivi comuni e condivisi con la stessa persona.
Il percorso di autonomia è centrato sulla singola persona che viene accompagnata e sostenuta dal gruppo dei pari e dagli operatori di riferimento.