L’alternanza scuola‐lavoro si configura quale metodologia didattica innovativa dei percorsi di istruzione e formazione destinati agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età. Nell’alternanza si intrecciano e interagiscono tra loro altre innovazioni metodologiche, organizzative e didattiche che, per quanto riguarda il sistema scolastico, impegnano le scuole nell’attuazione dei nuovi ordinamenti degli istituti tecnici, degli istituti professionali e dei licei:
- la metodologia centrata sull’esperienza di laboratorio e in contesti reali;
- la conoscenza del contesto lavorativo, delle sue dinamiche, dei ruoli;
- lo sviluppo della capacità di orientarsi e di sostenere scelte motivate degli studenti;
- l’integrazione dei saperi e l’acquisizione metodi attivi, quali il problem solving;
- il Comitato Tecnico Scientifico (Comitato Scientifico nei licei) ed i Dipartimenti.
Nella fase di attuazione del riordino, l’alternanza rappresenta il luogo privilegiato attraverso il quale favorire l’organizzazione di reti tra istituzioni scolastiche e formative, imprese, altri
soggetti del mondo del lavoro e delle professioni. L’articolazione territoriale delle reti richiede una governance di sistema, alla quale concorrono i soggetti sociali ed economici presenti sul territorio secondo il principio di sussidiarietà.
L’autonomia delle istituzioni scolastiche e formative può trovare nei percorsi in alternanza una delle sue espressioni più concrete. Le esperienze condotte dalle scuole dimostrano la necessità di realizzare azioni di flessibilità organizzativa e azioni di ricerca che facilitano il rapporto organico tra scuola e mondo del lavoro, quali
Azioni organizzative
- Stabilire reti, formalizzate e stabili, con le imprese, con le associazioni di rappresentanza, con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore.
- Reperire fondi. I percorsi in alternanza vengono generalmente finanziati con fondi erogati dal MIUR e da altri soggetti (Regioni ed Enti locali, soprattutto a valere sui fondi strutturali dell’UE; Unioncamere, singole aziende, ordini e collegi professionali, associazioni di categoria, …).
- Costituire un gruppo di lavoro, permanente e flessibile, che consente il presidio dei percorsi.
- Organizzare un sistema di monitoraggio. I percorsi in alternanza vengono accompagnati da una costante osservazione dei processi in atto, al fine di valutarne l’efficacia sugli studenti.
- Diffondere i risultati per capitalizzarli, anche in relazione alla responsabilità sociale (accountability) della scuola; sono previste, spesso, anche altre iniziative accountability) della scuola; sono previste, spesso, anche altre iniziative volte a diffondere gli esiti dei progetti realizzati.
- Promuovere l’informazione rivolta agli studenti, alle famiglie sulle opportunità offerte dall’ alternanza e promuovere la formazione degli operatori coinvolti.
Azioni di ricerca
- Analizzare e ridefinire l’impianto curricolare attraverso la collaborazione tra i docenti e i referenti del mondo del lavoro.
- Promuovere la riflessione su nuovi metodi e strumenti di valutazione. In alternanza si apprende, si realizzano prodotti, si sviluppano competenze in ambienti anche diversi da quelli tradizionali. La scuola ha bisogno che a queste innovazioni corrisponda un’innovazione anche della valutazione.
Estratto da : “COSTRUIRE INSIEME L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO )D.LGS. 15 aprile 2005, n. 77)
- La metodologia centrata sull’esperienza di laboratorio e in contesti reali; la conoscenza del contesto lavorativo, delle sue dinamiche, dei ruoli; Il CeIS don Mario Picchi ha messo a disposizione il suo contesto lavorativo sito in Via Attilio Ambrosini,129 in cui sono presenti diversi progetti ma in uno in particolare al Giardino dei Ciliegi – servizio di semiautonomia donne maltrattate con figli , si sono svolte le attività di alternanza scuola lavoro sviluppando attività di laboratorio che vanno dalla ideazione e costruzione di libri in lingue, ai giochi per i bambini, giochi di gruppo all’interno e all’aperto utilizzando gli spazi esterni. Gli studenti hanno potuto anche adattare i propri giochi e/o interventi a misura dei ragazzi presenti nel servizio;
- lo sviluppo della capacità di orientarsi e di sostenere scelte motivate dagli studenti; sono stati in gruppo e individualmente sollecitati ad esprimere i loro pareri, abbiamo dovuto fare i conti con la difficoltà degli studenti di essere presenti all’alternanza scuola-lavoro e poi comunque studiare nello stesso giorno per poi essere pronti, in realta abbiamo quest’anno dovuto accogliere la novità della riforma scolastica anche per i Licei Linguistici, Classici e Scientifici non abituati a stage formativi all’esterno;
- l’integrazione dei saperi e l’acquisizione di metodi attivi, quali il problem solving; spesso è stato comunque utilizzato in quanto la presenza di pochi bambini nel servizio e i possibili malanni avuti durante il periodo ci hanno condotti a dover comunque realizzare lavori. Il III Liceo Linguistico ha prodotto più materiali a discapito di un rapporto più continuativo con i bambini, alcuni degli studenti si sono coinvolti altri portavano il malessere di un peso e un non senso riguarduardo a ciò che facevano.
Il III Liceo Economico Sociale sez.A ha mostrato in questo percorso la sua vivacità ma anche creatività e disponibilità, un gruppo capace di condividere e confrontarsi tra loro, con i bambini sono riusciti a relazionarsi e giocare divertendosi. Le attività sportive, di ballo e di musica ha contraddistinto questo gruppo-classe.
Il III Liceo Economico Sociale sez B un piccolo gruppo ma capace di creare interazione sociale tramite disponibilità, dolcezza e capacità. Con loro i bambini hanno strtto relazioni significative, hanno fatto insieme a loro maschere e lavoretti e hanno partecipato assiduamente il centro, hanno consegnato regali ai bambini mostrando capacità e sensibilità.
Il III Liceo Scienze Umane sez. A ha iniziato dopo con il CeIS don Mario Picchi l’alternanza scuola lavoro, classe numerosa e inizialmente chiusa ma con il tempo si è aperta ed è risultato un gruppo motivato e interessato rispetto ai bambini, i giochi con questi sono stati belli, perché gli studenti stessi si sono coinvolti e spesso ad alcuni di loro ha fatto bene giocare liberamente ed interagire tra di loro. Ha accolto bene la possibilità di fare dei colloqui orientativi con la collega in tirocinio psicoterapeutico Aurora Buson, hanno fatto molte domande mostrandosi interessati ai bambini, hanno avuto modo di comprendere che i giochi cambiano di complessità mano a mano che i bimbi crescono quindi sono stati capaci di riadattarli. Abbiamo per alcuni incontri deciso di parlare delle emozioni, hanno ideato un gioco: il lancio del dado per colpire un’emozione e poterla esprimere, pensare ad esperienze legata a queste. Ho condiviso con loro l’efficacia del lavoro svolto, in quanto i bambini hanno parlato di se rappresentandosi scegliendo un’emozione e individuavano il significato e l’esperienza.
Galleria dei lavori degli studenti
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Molto ancora bisognerebbe fare per migliorare l’esperienza.
Siamo comunque disponibili a continuare e migliorare il lavoro di formazione aziendale integrandoci con la scuola. l’ Istituto di Istuzione Superiore “ Via delle Sette Chiese” potrà usufruire dei servizi che abbiamo in corso finanziati dal Municipio VIII quali i laboratori musicali e il centro di socializzazione.