Lunedì 13 marzo, durante la 66esima sessione della Commissione Stupefacenti delle Nazioni Unite a Vienna, si sono tenuti diversi eventi collaterali, tra cui un incontro organizzato dal Governo Italiano sul percorso di cura e sul reinserimento sociale delle persone con problemi di abuso di sostanze stupefacenti: «Right to recovery, an approach for a true care path for the reintegration of persons affected by substance use disorders».
All’evento, aperto dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, e coordinato dalla Direttrice dell’Ufficio tecnico scientifico del Dipartimento Politiche Antidroga, Elisabetta Simeoni, hanno preso parte ospiti nazionale e internazionali…
Tra i rappresentanti delle principali reti italiane di comunità terapeutiche e federazioni degli operatori, c’è stata anche Monica Barzanti di COMUNITALIA, rete della quale fa parte anche il CeIS Don Mario Picchi.
Si è sottolineato in particolar modo che il valore aggiunto dell’esperienza del percorso terapeutico in comunità passa attraverso la relazione: quanto sia fondamentale il rapporto che si stabilisce tra utente e operatore e tra singolo individuo e gruppo dei pari. Come le relazioni umane aprano la persona a nuovi modi di essere, alla gioia di vivere relazioni umane ricche e autentiche…
Ma soprattutto si è parlato soprattutto dei due pilastri sui cui fondare sull’attività d’intervento: prevenzione, intesa come sviluppo di politiche di benessere integrale della persona dirette a ostacolare l’uso e la diffusione delle sostanze stupefacenti e delle altre forme di dipendenza patologica. E riabilitazione, intesa come percorso di recupero integrale della persona, orientata al superamento della dipendenza patologica, tenendo ovviamente conto della situazione e delle condizioni del singolo individuo!