Il Convegno Nazionale Docenti di quest’anno ha affrontato un tema di grande attualità: il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nella formazione delle nuove generazioni.
Al Convegno hanno partecipato alunni e docenti, in un dialogo che si è rivelato estremamente proficuo. Siamo partiti dai timori espressi da Platone nei confronti della scrittura nel Fedro; abbiamo riflettuto su come l’Intelligenza Artificiale possa influenzare il pensiero critico degli studenti. E – proprio come Platone temeva che la scrittura potesse indebolire la memoria e il ragionamento – ci siamo confrontati sul rischio che l’Intelligenza Artificiale possa favorire un apprendimento passivo. Per questo abbiamo convenuto quanto fosse essenziale attuare un approccio pedagogico che integri l’AI senza sacrificare il pensiero critico. Gli studenti devono imparare a interrogare l’AI, a valutarne le informazioni e a usarla come strumento per approfondire la propria comprensione, non come sostituta del pensiero.
Le attività proseguiranno nei mesi di aprile e maggio attraverso un percorso di ricerca-azione, che vedrà i partecipanti lavorare all’interno delle proprie scuole e classi, con un confronto finale sui risultati. L’obiettivo del laboratorio è costruire un decalogo condiviso.
A rendere ancora più speciale la giornata, la presenza della classe 4H del L.A. Statale “G.C. Argan“, che ci ha lasciato un feedback prezioso:
“Un convegno coinvolgente e stimolante, pensato su misura per gli studenti e docenti: tra innovazione, curiosità e consapevolezza digitale. Un’occasione preziosa per avvicinare i ragazzi alla tecnologia in modo critico e creativo.
Relatori preparati, linguaggio accessibile e temi che hanno reso l’esperienza formativa e appassionante”.
Per noi, la partecipazione degli studenti a queste iniziative è fondamentale: sono loro i protagonisti, non solo destinatari. Grazie a loro, ai docenti e a chi ha reso possibile questa giornata.