Diminuiscono i consumatori di alcol in Italia ma aumentano i comportamenti a rischio, come il binge drinking (ovvero l’ assunzione di 5 o piu’ bevande alcoliche in un intervallo di tempo piu’ o meno breve). Lo evidenzia il Rapporto Osservasalute presentato oggi dall’ Universita’ Cattolica. La prevalenza dei non consumatori, che corrispondono agli astemi e ai sobri degli ultimi 12 mesi, e’ pari nel 2010, al 32,7%, dato in aumento rispetto agli ultimi anni. L’ aumento rispetto all’ anno 2008 e’ statisticamente significativo sia a livello nazionale (+3,3 punti percentuali) sia in molte realta’ locali grazie all’ aumento degli astinenti degli ultimi 12 mesi (+2,8 punti percentuali); gli aumenti piu’ consistenti di non consumatori si registrano in alcune regioni del Centro, quali Umbria (+7,7 punti percentuali), Marche (+6,5 punti percentuali) e Emilia-Romagna (+5,7 punti percentuali). Cresce, pero’, il fenomeno del binge drinking tra i giovani: il dato passa dal 9,5% del 2009 al 10,5% del 2010. Diminuiscono, anche se di poco, i fumatori, infatti, mentre nel 2010 fumava il 22,8% degli over-14 nel 2011 e’ il 22,3%. Non emergono grandi differenze rispetto al 2010, ma si evidenzia una maggior prevalenza rispetto al dato nazionale nel Lazio (27,2%) e in Abruzzo (24%), entrambe in aumento rispetto al 2010 (26,7% e 21,8%, rispettivamente). Una netta diminuzione, rispetto all’ anno precedente, si osserva, invece, in Valle d’ Aosta (19,8% vs 16,3%) e in Campania (26,1% vs 23,1%). Notevoli sono le differenze di genere: gli uomini fumatori sono il 28,4%, mentre le donne il 16,6%. Il vizio del fumo e’ piu’ diffuso nei giovani adulti, in particolare, tra i 25-34 anni, fascia di eta’ in cui si concentra circa un terzo del campione (30,6%).
fonte: Asca