Un ragazzo timido, dalla personalità debole. Eppure appassionato a tal punto del poker on line da sfidare i continui rimproveri dei genitori, che avevano scoperto la sua fissazione per il gioco. Ma mercoledì sera Marco Castaldi, 19 anni appena compiuti e un futuro lavorativo che lui vedeva molto incerto, è crollato dopo aver perso 1.000 euro: tutti i risparmi accumulati su un conto corrente postale grazie a occupazioni saltuarie nei bar di Forio e Barano d’Ischia in questa prima parte di stagione estiva.
Dal belvedere di una chiesa di Ischia si è lanciato giù ed è finito sugli scogli. Un volo di 50 metri prima di essere inghiottito nella notte dal mare. Soltanto la mattina un pescatore ha scoperto il suo cadavere.
Marco aveva un bigliettino nella tasca dei pantaloni, scritto con una calligrafia incerta: tre righe sbiancate dall’acqua. “Perdonatemi, ho perso tutto giocando a poker on-line e su un sito di scommesse su internet. Mi ammazzo io perché so che mi uccidereste se lo scopriste. Cara mamma, lo so: ho sciupato i soldi e non potreste perdonarmelo”.
Lo choc per i genitori è stato tremendo. Quella del giovane è una famiglia modesta, in condizioni economiche difficili, con casa in affitto a Piedimonte di Barano d’Ischia. Il padre è muratore, la mamma casalinga; il giovane aveva un fratello e una sorella più grandi di lui, nessuno con un lavoro stabile. Forse per questo lo scrupolo, nonché il timore di una sgridata più violenta delle altre, hanno piegato la resistenza emotiva di Marco, i cui amici descrivono come «un ragazzo chiuso, ma buono d’animo. Uno che faticava a comunicare, però molto disponibile con tutti».
Gli ultimi a vedere il 19enne mercoledì sera, sono stati proprio la mamma e il papà. Marco aveva trascorso alcune ore vicino al computer, giocando a poker e cercando poi inutilmente di recuperare su un sito di scommesse i soldi perduti. Aveva salutato dicendo: «Esco, mangio qualcosa con gli amici».
Erano le 21 e da quel momento si sono perse le sue tracce. Probabilmente ha vagato per l’isola verde, angosciato per i 1.000 euro e incapace di intravedere una via d’uscita. Fino a quando la disperazione ha preso il sopravvento e ha deciso di farla finita. Un gesto lucido, come dimostra il bigliettino lasciato ai congiunti. Prima dell’alba, presumibilmente, è giunto al piazzale della chiesa del Soccorso, a Forio d’Ischia, dove la tragedia ha preso forma. È salito sul parapetto e si è buttato giù, ben sapendo che con un volo di 50 metri non sarebbe finito in mare, ma sulla scogliera. Il corpo è stato avvistato intorno alle 8 di ieri. Ovviamente è scattata l’inchiesta e sarà eseguita l’autopsia, ma non ci sono dubbi sul suicidio.
«Sono costernato, i giovani si vedono senza speranza e si aggrappano alla sorte»: è stato il primo commento del sindaco di Forio, Francesco Del Deo, che si è recato sul posto appena appresa la notizia. «Si vedono senza futuro, perdono la speranza in se stessi e si abbandonano alla fortuna, giocando e rimettendoci i soldi». Mentre per il vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico «la notizia del suicidio di un diciannovenne che aveva perso denaro di famiglia con il poker on line è l’ennesimo dramma che si consuma a causa del gioco. Una piaga alla quale bisogna dire basta. Siamo di fronte» ha aggiunto «a un giro d’affari enorme, spesso preda delle organizzazioni criminali che utilizzano le sale gioco principalmente per il riciclaggio di denaro proveniente da attività illegali».
fonte: Secolo XIX
Purtroppo per ora le istituzioni pubbliche sono ancora troppo invischiate, è evidente dallo scarso risalto dato nelle pubblicità del gioco al concetto di gioco responsabile ed ai rischi di dipendenza. E dagli spot che sono davvero troppo frequenti, fuorvianti, ingannevoli.
E non bisognerebbe cercare di dirottare l’attenzione sul gioco “illegale”, è indice di cattiva fede. Tra l’altro i dati dicono che il gioco legale sta guadagnando comunque meno, a fronte di cifre giocate ben maggiori rispetto al passato. Quindi è un doppio autogol: da un lato le istituzioni pubbliche si pongono come “spacciatori” e dall’altra non sanno nemmeno far bene “affari” con questo…
E così come si sente quando perdi Ale slot…. Io lo so. Sono in debito di 3000 € Non so più cosa fare :(. Lo capisco tanto al ragazzo…