Oggi, giovedì 11 giugno 2015, dalle ore 10, presso la sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in Via di Santa Maria in Via, 37 a Roma, anche il Centro Italiano di Solidarietà di Don Mario Picchi è stato invitato all’incontro tra le maggiori ONG impegnate nella lotta alle dipendenze da droga con Raymond Yans e Beate Hammond, rappresentanti dell’Organo Internazionale per il Controllo degli Stupefacenti (INCB) che fa parte del consiglio economico e sociale dell’ONU.
Presente anche Patrizia De Rose, coordinatore del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per il CEIS intervengono Roberto Mineo e Patrizia Saraceno, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione fondata da Don Mario Picchi.
Nel pomeriggio, alle ore 19, i due alti rappresentanti dell’ONU visiteranno la Comunità Terapeutica “San Carlo” del Centro Italiano di Solidarietà di don Mario Picchi a Marino (RM), in via Alessandro Volta 2. La visita ufficiale si svolge sotto l’egida e la collaborazione del Ministero salute DGPRE (direz. generale della prevenzione) e del Dipartimento per le dipendenze della ASL Roma C.
La presenza dei funzionari dell’INCB presso la struttura del CeIS si inserisce nell’ambito di una visita ufficiale iniziata martedì 9 giugno e che proseguirà fino a venerdì 12 giugno 2015 per esaminare l’applicazione da parte dell’Italia delle Convenzioni delle Nazioni Unite in materia di droga.
“Siamo orgogliosi – dichiara Roberto Mineo, presidente del CeIS don Mario Picchi – che la nostra struttura sia stata scelta per questa visita da parte dei funzionari INCB. Da oltre 40 anni il CeIS, promosso e fondato da don Mario Picchi, svolge con risultati estremamente positivi il proprio lavoro al fianco di chi cade vittima delle dipendenze”.
“Siamo convinti – aggiunge Mineo – che la condivisione delle esperienze e delle attività che vengono svolte a contatto con le persone sia fondamentale per creare delle politiche che possano concretamente risolvere a livello mondiale il grave problema della droga”.