A Roma, tre ragazzi su cinque hanno provato almeno una volta le nuove droghe sintetiche, che rappresentano oggi il 70% del consumo nel mercato italiano, percentuale in costante aumento, con 73 nuove sostanze psicoattive introdotte in Europa nel 2012 e non riconosciute illegali.
Sono questi i dati sconfortanti che emergono da un’indagine realizzata dal Centro Italiano di Solidarietà di Don Mario Picchi sul tema delle dipendenze da sostanze stupefacenti.
I dati raccolti dal 2011 ad oggi, grazie all’attività svolta dal CEIS in 50 scuole della Capitale, intervistando più di 7.500 adolescenti, con età compresa tra 12 i 18 anni, mostrano come per gli adolescenti il primo contatto con la droga avvenga in età sempre più precoce, poiché è venuto completamente a mancare un orientamento alla prevenzione.
“I ragazzi, non trovando nelle istituzioni come la scuola e la famiglia un interlocutore adatto, ci hanno manifestato la loro difficoltà a trovare un qualcuno con cui affrontare questa tipologia di problematiche – spiega Roberto Mineo, presidente del CEIS Don Picchi – e questo senso di smarrimento legato a un generalizzato e progressivo abbondono delle regole e alla mancanza di ideali e valori, li porta, grazie, soprattutto, ad una facile reperibilità online di queste droghe, ad avvicinarsi a questo tipo di trasgressione sempre più presto”.
Altra situazione allarmante è la crescita significativa del consumo di eroina tra la popolazione giovanile
Le stime del Ceis parlano di una crescita netta in tre anni del consumo di eroina pari al 37%, che vedrebbe oltre 50.000 persone a Roma tra i 13 e i 48 anni cadere nell’utilizzo di questa sostanza, a dispetto di una diminuzione del numero di consumatori di cocaina -7%.
Il quadro generale, invece, vede un rallentamento del trend della crescita dei consumatori di sostanze che si aggirerebbe su un +8%; a fronte, invece, di un incremento del 25-30% dell’utilizzo di cannabinoidi.
“1.000.000 sequestri di droghe illecite in Europa nel 2012 – continua Mineo – mostrano come il business delle droghe sia ancora fortissimamente diffuso e metta in pericolo i nostri giovani. La nostra vita frenetica, legata alla difficoltà di trovare momenti in cui realizzarsi, porterà a riutilizzare la madre di tutte le droghe, l’eroina, che, a differenza di altre sostanze fa cadere in uno stato di torpore dei sensi e di rilassamento, ma crea dipendenza sin dal primo utilizzo. Questa nuova tendenza andrà a colpire in particolare i giovani privi di ogni tipo d’informazione e tutela, ma già da tempo il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi si è allertato, e abbiamo messo in atto degli strumenti di prevenzione.”
Ufficio Stampa CeIS don Mario Picchi
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