Il presidente del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi, Roberto Mineo e la vicepresidente Patrizia Saraceno insieme ad una delegazione dei ragazzi delle comunità hanno preso parte, venerdì 21 marzo, al “Il Percorso della Memoria”, iniziativa organizzata dall’ VIII Municipio di Roma Capitale, in collaborazione con il Centro Giovanile Tetris, in memoria delle vittime della strage delle Fosse Ardeatine.
Nell’eccidio delle Fosse Ardeatine persero la vita 335 persone tra civili e militari italiani, fucilati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione tedesche come rappresaglia per l’attentato partigiano compiuto da membri dei GAP romani contro truppe germaniche in transito in via Rasella.
Quest’anno il corteo, a 70 anni dal tragico episodio, ha voluto commemorare le vittime con una marcia partita alle 9.30 da piazza E. Biffi che è giunta alle 12.30 sino al Mausoleo delle Fosse Ardeatine.
Numerose sono state le adesioni. Erano presenti, infatti, gli istituti scolastici del Municipio VII e IX e del Comune di Carpineto. Inoltre, la consigliera Valeria Baglio delegata dal sindaco Marino; il Vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio; il Vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri; il Presidente del Municipio Roma VIII Andrea Catarci, il Presidente del Gruppo Consiliare SEL nell’Assemblea Capitolina di Roma Capitale Gianluca Peciola; l’Assessore alle Politiche Culturali del Municipio Roma VIII Claudio Marotta, il Centro di Aggregazione Giovanile Tetris, l’Ufficio di Coordinamento L. 285/9, il Rettore dell’Università Roma Tre Mario Panizza, il Sindaco di Carpineto Romano Quirino Briganti, l’ANED (Associazioni Nazionale Ex Deportati Sezione di Roma), l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Roma), l’ANCFARGL (Associazione Nazionale Combattenti FF.AA. Guerra di Liberazione – Sez. di Roma), l’ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati), l’ANFIM (Associazione nazionale famiglie italiane martiri caduti per la libertà della patria), CDEC Roma (Centro Documentazione Ebraica Contemporanea) e l’Associazione “I nipoti della Shoah”.