Per un anno Intesa Sanpaolo sosterrà il Servizio Eco attivo presso il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi Onlus. Nato nel 1992 con obiettivo laccoglienza e il trattamento di giovani con problemi psicoaffettivi, il Servizio Eco è stato completamente ristrutturato, nella composizione delléquipe psicoterapeutica e nel modello di intervento, per fronteggiare la nuova emergenza sociale che ha di recente investito la fascia giovanile e adolescenziale. Tutto ciò ha fatto sì che il Servizio Eco risultasse assegnatario di un contributo economico devoluto dal “Fondo di beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale” di Intesa Sanpaolo.
“Siamo molto grati – ha affermato Roberto Mineo, Presidente del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi – per la lungimiranza e lattenzione che Intesa Sanpaolo ha avuto nei confronti di tanti giovani che purtroppo si trovano ad affrontare seri problemi senza avere né le possibilità economiche, né punti di riferimento ai quali chiedere aiuto. Non è da tutti, soprattutto nei tempi che stiamo vivendo, avere attenzione verso queste problematiche di disagio giovanile e ancor di più assumersi impegni concreti schierandosi con le realtà che da sempre operano in prima linea in questo delicato campo. Per questo il sostegno di Intesa Sanpaolo è ancora più prezioso e lodevole e mi auguro che questa fruttuosa collaborazione con il CelS possa proseguire anche nel futuro”.
Il Servizio Eco attualmente si connota come un Centro diurno per “giovani che presentano disagio psicologico e condotte devianti e/o dipendenti”, il quale, in collaborazione con i servizi pubblici e privati esistenti sul territorio, costituisce unulteriore risorsa per il trattamento e la riabilitazione di una complessa categoria dutenza a forte emergenza sociale.
Destinatari del servizio sono giovani detà compresa tra i 12 e i 25 anni affetti da problemi psicopatologici di vario grado anche associati al consumo di sostanze stupefacenti. Fattori, questi, che interferiscono pesantemente nella capacità di pensare, di sentire e di comportarsi, creando, nel contempo, difficoltà in famiglia e a scuola, e determinando, inoltre, uno status di chiusura e difficoltà nel prendersi cura di sé.
Gli obiettivi principali perseguiti sono quello di offrire uno spazio accogliente e non istituzionalizzante al giovane in crisi, consentire la sperimentazione di modelli relazionali efficaci con gli adulti e con il gruppo dei pari, facilitare lattivazione delle risorse evolutive e del patrimonio adattivo per fronteggiare la crisi, accompagnare il giovane nella formulazione di una richiesta daiuto autonoma e consapevole e stimolare, nel contempo, il suo inserimento sociale e lavorativo.
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