La situazione italiana presenta ” diverse criticita’ di tipo culturale e istituzionale. Manca un’ adeguata cultura imprenditoriale che sia condivisa da imprenditori, sindacati, investitori, opinione pubblica”. E’ quanto emerge dal nuovo ” rapporto-proposta” curato dal Comitato per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana: ‘ Per il lavoro. Rapporto-proposta sulla situazione italiana’ (Laterza, 2013). Manca, inoltre, si legge nell’ introduzione del rapporto Cei, ” una cultura amministrativa che impedisca che i diversi soggetti coinvolti nel mercato del lavoro giochino ciascuno una partita a se’, fiduciosi che nel passaggio amministrativo ciascuno possa fare il proprio comodo, in un contesto politico, giuridico e istituzionale che sembra incoraggiarlo anziche’ impedirlo”. ” L’ insistenza sull’ importanza di un’ adeguata cultura del lavoro – spiega la Cei nel rapporto – non intende certo sottovalutare la dimensione strettamente economica del lavoro stesso. Siamo ben consapevoli di quanto siano drammatici i problemi collegati alla crisi che stiamo attraversando: la disoccupazione, specialmente quella giovanile e delle donne, il lavoro nero, la rinuncia da parte di molti giovani a cercare un lavoro, una certa difficolta’ da parte della politica a intervenire efficacemente a questi livelli. Tutti problemi che sembrano mettere radicalmente in discussione i modi tradizionali di affrontarli, a cominciare dalle regole, troppo rigide, sulle quali abbiamo basato in questi anni il mercato del lavoro e i nostri sistemi di welfare”.
fonte: asca