“Dopo la tragica morte, l’ altra notte, di due clochard si rende sempre più necessario un censimento di tutti quei siti che offrono riparo alle persone senza fissa dimora. Potere conoscere questi luoghi permetterebbe di potere individuare con maggiore celerità le emergenze e soprattutto, in caso di un clima rigido come in questi giorni, di potere intervenire preventivamente con la distribuzione di coperte e pasti caldi”. E’ quanto dichiarano in una nota le ACLI di Roma e del Lazio, il CEIS di Don Mario Picchi, l’ U.N.I.T.A.L.S.I. di Roma e il Bancofarmaceutico – Roma in merito alla morte di due clochard nel sottopasso di Corso d’Italia a Roma. I due senza tetto sono morti a causa del fiuoco che avevano acceso per riscaldarsi.
“Per questo motivo abbiamo deciso insieme – spiegano le associazioni cattoliche – di lanciare una proposta a tutta la società civile e alle istituzioni per collaborare a fare una mappa dei luoghi, sempre più numerosi, che offrono riparo a queste persone: dai sottopassaggi, ai sotto ponte sino alle gallerie in disuso”.
“A tale scopo – concludono le associazioni cattoliche – da lunedì si potrà segnalare ai nostri numeri ogni situazione limite anche da parte dei cittadini. Si potrà farlo sia attraverso i numeri verdi di UNITALSI (800062026) e Bancofarmaceutico (800587793) sia chiamando le sedi ACLI di Roma e del Lazio e del Ceis di Don Mario Picchi (www.acliroma.it; www.aclilazio.it e www.ceisroma.it)”.
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