“Credo che il modo migliore per festeggiare il primo anno di Pontificato di Francesco sia quello di proseguire con maggiore impegno ed intensità il nostro lavoro per Roma. Sono stati 365 giorni straordinari durante i quali il Papa ci ha indicato la via da seguire con semplicità e fermezza: i poveri, gli ultimi e quelli che vivono ai margini senza dimenticare i giovani. Proprio lavorando accanto a loro ogni giorno per contrastare le dipendenze da droga e dal gioco ci sentiamo idealmente vicini al Pontefice”.
E’ quanto dichiara Roberto Mineo, presidente del CEIS di Don Mario Picchi in occasione della ricorrenza del I anno dall’elezione di Papa Francesco.
“L’augurio che rivolgiamo a Francesco – aggiunge Mineo – è quello di continuare con la sua straordinaria energia a stimolarci per andare sempr epiù incontro a chi non ha voce e vive ai margini della nostra città”
E mi permetto di aggiungere: che Papa Francesco possa continuare a ricordarci l’umiltà ed il senso di realtà, che non hanno nulla a che vedere col potere e con la ricchezza, nè col privilegio. Tutte e tre sono cose che allontanano le persone, e purtroppo sono presenti anche tra chi dovrebbe rappresentare ed attualizzare invece i valori e la spiritualità. Che quindi possa davvero Papa Francesco aiutare a recuperare (anche e sopratutto all’interno del nostro essere “religiosi”) il nostro essere persone CON l’altro. Ed un altro sforzo, forse il più grande: che ci aiuti a sorridere anche a chi non amiamo, o addirittura odiamo, e non perchè esser buoni fa punteggio, ma perchè crediamo davvero che l’accettazione crei vicinanza, e cambiamento.