Aumenta, anche con la complicita’ dell’ attuale fase di complessita’ sociale ed economica, la sofferenza mentale degli italiani, che ricorrono sempre piu’ di frequente al farmaco per ” sedare” angosce e disagi spesso confusi con un franco disturbo depressivo. Lo evidenzia il decimo rapporto Osservasalute presentato al Gemelli. Il volume prescrittivo dei farmaci antidepressivi mostra un continuo aumento negli ultimi 10 anni: nel 2011 il consumo (in DDD/1000 ab die) di farmaci antidepressivi e’ di 36,1, contro un consumo di 8,18 nel 2000. Il trend dell’ utilizzo dei farmaci antidepressivi difficilmente vedra’ un’ inversione di tendenza. Questo potrebbe essere imputato a due fattori principali. Il primo e’ la facilita’ di utilizzo della tipologia farmaceutica. ” Infatti – spiega Roberta Siliquini, Ordinario di Igiene all’ Universita’ di Torino – sempre piu’ spesso le forme di depressione lievi vengono trattate dai Medici di Medicina Generale senza il supporto specialistico, motivo per cui senza un adeguato controllo il volume di farmaci prescrivibili, tramite il SSN, potrebbe essere destinato ad aumentare, con relativo aumento della spesa. Il secondo, e forse di maggior importanza, dipende dalle ultime stime dell’ Organizzazione Mondiale della Sanita’ dalle quali emerge che, nel 2020, la depressione sara’ la seconda causa di morte nei Paesi occidentali, con crescente e continuo utilizzo dei farmaci correlati”. Alla luce dei risultati mostrati, potrebbe rendersi necessaria una riflessione che miri a trovare i giusti supporti nelle strutture territoriali per la diagnosi e la cura delle patologie depressive in modo da migliorare, laddove possibile, l’ appropriatezza prescrittiva. Continua il trend in aumento anche per i suicidi. Nel biennio 2008-2009, il tasso medio annuo di mortalita’ per suicidio e’ pari a 7,23 per 100.000 residenti dai 15 anni in su. Nel 77% dei casi il suicida e’ un uomo. Il tasso di mortalita’ e’ pari a 12,05 (per 100.000) per gli uomini e a 3,12 per le donne. Dopo il minimo storico raggiunto nel 2006 (quando sono stati registrati 3.607 suicidi) si evidenzia una nuova tendenza all’ aumento negli ultimi anni di osservazione (con 3.870 suicidi nel 2009). L’ incremento registrato osservato negli anni piu’ recenti si deve pressoche’ esclusivamente a un aumento dei suicidi tra gli uomini per i quali il tasso e’ passato da 11,70 (per 100.000) nel 2006 e nel 2007 a 11,90 (per 100.000) nel 2008 e 12,20 (per 100.000) nel 2009. L’ aumento della mortalita’ per suicidio riguarda soprattutto gli uomini tra 25 e 69 anni.
fonte: Asca
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