“Tutti cercano il consenso delle famiglie, promettendo politiche incentrate sul nucleo familiare come cellula fondamentale della struttura sociale, dall’altro, in presenza di problemi gravissimi e diffusi, quali il consumo di droghe, si tende a non dare risposte adeguate”.
Lo dichiara il presidente del Ce.I.S. (Centro italiano di solidarietà) don Mario Picchi, Roberto Mineo, in occasione della Giornata mondiale dedicata appunto alle famiglie.
“C’è -continua Mineo- solo una strada percorribile: il ripensamento di una vita, finalmente affrancata dagli egoismi personali, e rivolta a comprendere i motivi più profondi del malessere che sempre più spesso assale uomini e donne, giovani e meno giovani, ricchi e poveri”.
“Per ottenere questo risultato -conclude Mineo- occorre però prima interiorizzare, specie da parte dei più giovani, il valore del benessere personale, fisico psichico e sociale, così da resistere alla pressione negativa che da più parti spinge verso una mercificazione dell’essere umano. La famiglia deve essere cioè messa in grado di svolgere il suo compito educativo senza delegarlo ad altri, abbandonando soprattutto l’abusato adagio che a tutto debba provvedere la scuola”.