Divieto di apertura di sale giochi e di installazione di slot machine a meno di 1.000 metri da asili, scuole, ospedali, Asl, centri educativi e culturali, parchi pubblici, luoghi di culto, case di cura e di riposo; obbligo di esporre manifesti all”interno e all”esterno dei locali che dissuadano dal gioco, evidenziando i rischi patologici e anche quelli ”finanziari”; no alla pubblicita” dell”eventuale attivita” complementare di somministrazione di alimenti e bevande esposta all”esterno delle sale; tariffe e tabelle dei giochi proibiti bene in vista all”interno; orario di apertura e chiusura obbligatoriamente nella fascia 13-23. Sono le linee di indirizzo per l”adozione del regolamento delle sale gioco e l”installazione di slot machine negli esercizi pubblici contenute nella delibera di iniziativa consiliare firmata da Dario Nanni, consigliere capitolino del Pd e presidente della commissione Lavori pubblici, presentata stamattina nella sede dei gruppi consiliari di via delle Vergini insieme a Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer Italia, e Bianca la Rocca, presidente di Sos impresa. Una proposta di regolamento gia” avanzata dal consigliere all”inizio del 2012, quando era tra i banchi dell”opposizione, e mai arrivata al voto dell”Assemblea capitolina, e che ora torna d”attualita”, anche perche”, ha spiegato Nanni, “da allora sale e slot sono quasi triplicate, e il fenomeno del gioco d”azzardo e” diventato una vera e propria piaga sociale”. In primo luogo, la delibera impegna l’amministrazione a effettuare un censimento di tutte le sale gioco, sale bingo, centri scommesse, slot machine e videopoker presenti sul territorio della Capitale, “perche” a oggi non c”e” una misura precisa della diffusione di questo fenomeno sul territorio”. Poi il regolamento, che, oltre alle linee gia” elencate, prevede un numero massimo di ”macchinette” a seconda della grandezza e della tipologia del locale: per tabaccai e ricevitorie una al massimo in superfici inferiori a 25 metri quadri, due quando si passa a 50, tre al massimo dai 75 in su; per bar, ristoranti ed edicole i rapporti cambiano in massimo una macchinetta fino a 30 metri quadri, due fino a 60, tre fino a 100, non piu” di quattro in superfici oltre i 100; per stabilimenti balneari e alberghi, a prescindere dalla superficie, non oltre i quattro apparecchi.
Roma, ha sottolineato Nanni, “detiene il primato italiano per la diffusione del gioco d”azzardo: nel gennaio del 2012 Libera contava la presenza di ben 294 sale giochi e piu” di 50 mila slot machine distribuite tra Capitale e provincia, ora, con i dati di Open data di Roma Capitale di giugno 2013, siamo addirittura a 718, quasi il triplo. Senza contare che proprio nella nostra citta”, nel quartiere Appio, e’ presente il piu” grande locale d”Europa, con ben 900 postazioni di gioco. Molte associazioni del settore hanno da tempo lanciato l”allarme che il gioco d”azzardo e” divenuto ormai una piaga sociale, al pari di tutte le altre forme di dipendenza, andando a rappresentare un costo estremamente elevato in termini di vite umane e sociale, e peraltro le indagini effettuate dalla Dda hanno evidenziato a Roma una presenza molto elevata della criminalita” organizzata nel circuito del gioco d’azzardo”. La delibera, dunque, “vuole essere anche una nota polemica nei confronti del Parlamento, che non riesce trovare una condivisione per regolamentare questo male sociale ormai di dimensioni catastrofiche.
Chiediamo a Roma Capitale innanzitutto di fare un censimento, poi di inserire una serie di prescrizioni sulle distanze dai luoghi sensibili per proteggere le fasce piu” deboli, come i bambini e gli anziani, e vincoli sulle pubblicita” come per il fumo”. La speranza, ha concluso il consigliere, “e” che Roma diventi baluardo anche e soprattutto in quanto Capitale, perche” se Roma da” un segnale su questi temi, anche in contrasto e in sollecitazione con il Parlamento, sarebbe un segnale positivo per tutto il Paese”. Da Sos impresa, poi, anche una proposta: “Chi si oppone a qualsiasi forma di criminalita” deve essere premiato e il suo nome reso pubblico, magari perche” promette che non fara” mai entrare nel suo negozio una slot machine”, ha detto la Rocca. Un”idea subito recepita da Nanni: “Stiamo lavorando per prevedere, tenendo sempre conto del bilancio comunale, incentivi, sgravi e bollini comunali di garanzia per le attivita” che garantiranno di non installare slot e apparecchi di gioco d”azzardo”. Soddisfatto anche Premuti: “Siamo convinti sostenitori di questo progetto, la filosofia di intervento e” quella giusta- ha concluso il presidente di Konsumer Italia- Da un lato limitare il dilagare del fenomeno e della proliferazione delle sale gioco e delle slot machine, dall”altro sostenere gli esercizi che si rifiutano di installare queste macchinette mangia-soldi” (Fonte DIRE).