Programma residenziale pedagogico per la cura e riabilitazione delle persone in stato di dipendenza
“Progetto Uomo” e nato per riconoscere il valore di tutti gli uomini e soprattutto dei più fragili, poveri e indifesi. E’ l’accettazione umile dei nostri limiti, ma con una grande voglia di allargare le braccia e di stringerci forte l’uno all’altro”
Don Mario Picchi
Ingresso nella Comunità I fase
Attività di gruppo II fase
Reinserimento III fase
Follow-up IV fase
Comunità San Carlo
Il Servizio “San Carlo” del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi (Ce.I.S.) è un servizio Pedagogico Riabilitativo residenziale per il trattamento e il recupero di persone con problematiche di dipendenza. L’intervento, strutturato in fasi progressive, è della durata complessiva di 18/20 mesi circa. La durata del programma è comunque flessibile poiché per ogni persona viene sviluppato un progetto socio-educativo condiviso con lo stesso e con il Servizio inviante.
Il programma San Carlo è considerato da sempre il laboratorio del Ce.I.S. poiché da tale esperienza si sono e continuano a svilupparsi alcuni dei nuovi servizi del Centro.
Il programma San Carlo ha, tra gli obiettivi principali, quello di promuovere e facilitare lo sviluppo e la crescita dell’individuo, affinché ogni persona possa raggiungere o recuperare la sua pienezza e possa riproporsi nella realtà sociale con i suoi diritti e i suoi doveri.
Il programma, prima di essere un servizio per combattere la dipendenza, è un servizio all’Uomo. Il mutuo aiuto, la forza positiva che nasce dall’aggregazione e dalla convivenza, i valori della condivisione e della collaborazione, permettono l’esprimersi della dimensione più profonda dell’essere umano: la solidarietà.
Obiettivi
Il servizio San Carlo è articolato in quattro fasi distinte, caratterizzate da obiettivi specifici e legate da un iter strutturato, basato sulla responsabilizzazione e sul lavoro introspettivo, che accompagna gli utenti nel percorso di autonomia progressiva e al totale reinserimento nella società.
L’iter socio-educativo si propone come sistema aperto all’interno del quale non si seguono tempi rigidamente strutturati e predeterminati, ma si mantiene la flessibilità necessaria per rispondere ai bisogni e ai tempi di ogni singola persona.
Destinatari
Le persone che si rivolgono al nostro Programma, “dipendenti da sostanze e non”, hanno urgente bisogno di un forte contenimento e sono caratterizzate dai seguenti aspetti:
- Poliassunzione: sempre più spesso i giovani non sono fruitori di un tipo di droga specifico ma assumono sostanze diverse; tale assunzione è legata sia alla situazione del momento sia alla reperibilità della sostanza
- Crescente situazione di povertà
- Frequenza numerosa di “senza fissa dimora”
- Disoccupazione crescente
- Bassa scolarizzazione e cultura
- Microcriminalità legata all’uso di droga
- Abuso di alcol
- Gioco d’azzardo.
Anche l’ambiente familiare del “dipendente” presenta nuovi aspetti caratteristici:
- Progressiva destrutturazione della famiglia tradizionale
- Genitori spesso consumatori di sostanze
- Difficoltà lavorative ed economiche.
Modalità di accesso
La modalità di accesso al Servizio puo’ essere:
- tramite invio a cura del Ser.D. di appartenenza o di altre strutture pubbliche e private (previo consenso del Ser.D. di riferimento);
- di tipo diretto, su richiesta dell’interessato/a e o dei familiari, previo contatto telefonico (e consenso del Ser.D.).
In entrambi i casi saranno effettuati 2/3 colloqui di valutazione, durante i quali verranno verificate tutte le analisi cliniche e visite mediche necessarie all’ingresso; inoltre verranno fornite tutte le informazioni riguardo il Programma proposto.
Metodologia
Il modello Pedagogico affonda le sue radici nell’ approccio socio cognitivo integrato con strumenti e concetti della psicologia umanistica (Rogers, Miller, Maslow, Moreno, Yablonsky, ecc.). La cultura organizzativa e i riferimenti filosofici al problema “Dipendenza” sono quelli del “Progetto Uomo” che mette la persona al centro dell’intervento, dove la dipendenza è considerata solo l’espressione di problematiche diverse di cui la persona è portatrice.
Ingresso nella Comunità - I fase
La prima fase ha una durata di circa sei mesi ha come obiettivo primario l’interruzione dell’uso di sostanze. Gli utenti vengono accolti in una situazione strutturata che ha come riferimento principale il metodo della Comunità basato sulla forza del gruppo dei pari e del suo contesto socializzante di cui sono parte integrante gli operatori. Il rapporto di fiducia e l’assenza di giudizio sono le finalità relazionali che si costruiscono con l’utente. Il rispetto degli orari, degli spazi, un’accurata igiene personale ed ambientale, l’attenzione alla situazione sanitaria individuale, l’appartenenza ad un settore di lavoro, sono le richieste di natura comportamentale alle quali gli ospiti della I fase si debbono adattare. Al centro dell’intervento si pone la revisione dei comportamenti disfunzionali, autolesionistici e devianti e la loro sostituzione con comportamenti adeguati, una maggiore consapevolezza del proprio sé e la riscoperta di un sistema valoriale.
Stumenti
Gli strumenti messi a disposizione sono:
- gruppi di incontro (terapia rogersiana-approccio centrato sulla persona);
- gruppi di espressione delle emozioni (Cassriel);
- seminari formativi e informativi sul comportamento e adeguamento alle regole di convivenza;
- incontri generali;
- colloqui individuali;
- gruppi basati sulla tecnica della mindfulness;
- gruppi familiari.
Gli strumenti socio-educativi messi a disposizione sono:
- educazione al lavoro;
- animazione;
- riunioni tecnico-organizzative.
Attività di gruppo - II fase
La seconda fase del programma pedagogico riabilitativo residenziale si svolge nella struttura denominata San Carlo, situata nel Comune di Marino (RM). Ha una durata di circa otto mesi. Durante questo arco di tempo vengono sviluppate attività di gruppo specifiche e mirate, rivolte ad aree psicoemotive dell’utente.
Gli obiettivi specifici di tale fase sono i seguenti:
- lavorare sulle relazioni interpersonali;
- conoscenza di sé;
- consapevolezza dei limiti e delle potenzialità individuali e crescita dell’autostima;
- verifiche progressive dei contatti con il mondo esterno (uscite week end);
- lavoro sull’aspetto educativo e valoriale.
Stumenti
Gli strumenti messi a disposizione sono:
- gruppi di incontro (terapia rogersiana-approccio centrato sulla persona);
- gruppi di espressione delle emozioni (Cassriel);
- seminari formativi e informativi;
- incontri generali;
- colloqui individuali;
- uscite culturali;
- gruppo alcol;
- gruppo genitorialità;
- incontri familiari;
- gruppi basati sulla tecnica della mindfulness.
Gli strumenti socio-educativi messi a disposizione sono:
- educazione al lavoro;
- animazione;
- riunioni tecnico-organizzative;
- attività di problem solving;
- attività sportiva.
Reinserimento - III fase
La terza fase, della durata di sei mesi, ha tra i suoi obiettivi principali quello di accompagnare l’utente nel reinserimento sociale, verificando in maniera graduale e progressiva tutte le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite e sperimentate precedentemente. Gli obiettivi specifici sono i seguenti:
- distacco graduale dall’esperienza in residenzialità;
- sostegno nel reinserimento sociale e orientamento lavorativo, sviluppando una rete di relazioni e servizi intorno all’utente (COL, Centri per l’Impiego, Cooperative, piccole imprese);
- attività di servizi interni alla comunità;
- gestione autonoma del tempo libero e del denaro.
Strumenti
- gruppi di incontro
- seminari formativi e informativi;
- incontri generali;
- colloqui individuali;
- attività di problem solving;
- attività sportiva;
- consulenza motivazionale.
Follow-up IV fase
Nella IV fase l’utente ha la possibilità di essere accompagnato con una consulenza sia individuale che di gruppo nel suo percorso di inserimento/reinserimento socio-lavorativo. Il focus dell’intervento è centrato sul monitoraggio e l’autonomia.
Strumenti
- Counselling (psicologico, familiare, educativo, di coppia);
- psicoterapia individuale e di gruppo.
I progetti sono individualizzati e condivisi sia con le persone che con il servizio inviante e pertanto i tempi descritti costituiscono un’indicazione di massima, suscettibili di variazioni e comunque concordati in fase di valutazione con i Servizi invianti. I Programmi sono flessibili relativamente alla durata e strutturati in moduli che, pur ponendosi in continuità con l’intero iter terapeutico, presentano caratteristiche e strumenti specifici adattabili alle diverse necessità, bisogni, tempi e condizioni degli utenti.
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