Si è conclusa il 29 giugno la XIV edizione del Mundialido che ha visto, in finale, la vittoria per 4-3 della rappresentativa rumena sull’Ecuador. La squadra del CeIS don Mario Picchi ha disputato un ottimo torneo e, pur superando Iraq, Sudan, SC Vaticano e Polonia, si è dovuta arrendere con il minimo scarto al team di Capo Verde nei quarti di finale.
Pur felici dell’ottimo risultato sportivo conseguito alla nostra prima partecipazione a tale manifestazione, quello che più ci riempie di orgoglio, proprio perché simbolo e conferma tangibile dei principi ispiratori che da sempre indirizzano tutta la nostra mission, è la Coppa Fair Play che lo stesso Capo dello Stato ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, alla compagine che più si è distinta nel comportamento rispettoso nei confronti degli avversari. Un comportamento rispettoso che per noi discende immediatamente da quel principio generale di rispetto della differenza tra gli individui che, lungi dall’essere un elemento di divisione, deve invece spingere al confronto ed al superamento delle barriere verso il conseguimento di uno sviluppo civile condiviso.
Per tutti i ragazzi del CeIS il Mundialido ha rappresentato un importante momento di integrazione interetnica ed interculturale e, allo stesso tempo, un’esperienza notevole di crescita individuale come testimoniano i commenti, lasciati sulla nostra pagina di facebook, da Marco, portiere della squadra e dal suo allenatore Paolo Valle.
“Oggi in quei saluti finali – scrive Marco dopo la partita con Capo Verde -ho visto la commozione e gli ultimi tratti di grinta nei vostri volti, in quegli abbracci ho capito quanto forte e incredibile è diventato il legame di un gruppo che è stato sicuramente una delle più belle sorprese che potessi ricevere quest’anno. Non siamo passati, ma per me è come se avessimo vinto. Quando ho visto la rete gonfiarsi e tutti voi correre a festeggiare il pareggio davanti ai tifosi mi è venuta la pelle d’oca, non ho capito più nulla, mi sembrava di aver vinto la finale…….. sarà per il prossimo anno, grazie a tutti, grazie veramente”.
Con questa lettera Mister Valle ringrazia e si congratula con i sui ragazzi per i risultati raggiunti e l’impegno dimostrato in campo e fuori:
Cari ragazzi,
dopo la partita con il Capoverde, tornato a casa, sono andato a dormire molto tardi. Ero dispiaciuto, deluso, anche molto inc…. (del resto perdere una partita a pochi secondi dalla fine!!). Poi, ripassando a memoria tutti questi giorni passati insieme, la preparazione al torneo, gli allenamenti, la cerimonia inaugurale, le partite, lo spogliatoio, la pizza prima della partita con la Polonia, mi sono reso conto che i sentimenti negativi ci stavano proprio male ed invece bisognava essere soddisfatti ed orgogliosi di quello che eravamo riusciti ad ottenere.
Lo sport è una competizione e la sconfitta è una eventualità che bisogna sempre tenere a mente ed accettare. E un incontro si può perdere anche per un episodio. Ma c’è modo e modo di perdere! Voi siete usciti dal campo avendo dato tutto, disputando una signora partita, tenendo testa ad un avversario onestamente più forte, che ha avuto bisogno proprio di un episodio favorevole per vincere. Non siete stati surclassati, anzi, avete dimostrato una forza di volontà non comune. Che erano più forti lo avete capito subito ma avete accettato la sfida senza timori e siete usciti tra gli applausi. Bravi!!
E adesso?
Voi siete un punto di aggregazione, il nocciolo attorno a cui si può costruire qualcosa di bello e di importante. Come in molte storie di squadre, anche famose, i colori sociali sono nati per caso. Ma adesso quei colori rappresentano il CeIS ed hanno una maglia dove c’è attaccato il vostro sudore, la vostra fatica, i vostri sacrifici. Adesso capirete cosa vuol dire attaccamento alla maglia e spirito di appartenenza. Se quando la indosserete penserete a questo, vi impegnerete sempre e non permetterete mai a nessuno di offenderLa con atteggiamenti menefreghisti, superficiali o peggio ancora presuntuosi. Prima l’interesse della squadra poi quello del singolo. Ma soprattutto dovete prendere coscienza che siete in grado di giocarvela con tutti, che avete costituito un gruppo importante e che non vi dovete disperdere in tante altre squadre alla ricerca di quelli forti che vi fanno vincere. Dovete arrivare ad essere voi quelli forti ed essere voi quelli che sono da richiamo per gli altri. Sono sicuro che ci riuscirete.
Vorrei poi fare una considerazione a voi ragazzi del CeIS Associazione. Nel mondo globale di oggi è facile, anzi certo, che condizioni particolari di difficoltà (come possono essere le dipendenze) che riguardano esseri umani, vengano talmente spersonalizzate da diventare un’entità astratta, sicuramente negativa, da cui fuggire. Ed invece, abbiamo conosciuto ragazzi veri, con tanta forza e voglia di dare amicizia ed affetto. E di questo non smetterò mai di ringraziarvi.
Ragazzi in bocca al lupo
Il Mister